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Blog di Confcontribuenti (Sez.Piemonte) e UpL

IN TEMPI DI CRISI: CHE FARE?

26 Maggio 2012 , Scritto da UPL Con tag #ITALIA

Di: BEPPE DAMASIO.
Credo che in questi ultimi tempi sia emerso chiaramente che non ci troviamo di fronte a una crisi congiunturale di quelle classiche ma ad una crisi strutturale vera e propria.
Credo che anche la stessa parola crisi sia impropria.
Siamo di fronte ad una ristrutturazione ad una rivoluzione ad un nuovo modo di vivere o se volete un nuovo “umanesimo” visto purtroppo in senso negativo che crea e genera la crisi.
Un cambiamento che si voglia o no del modo in cui viviamo “tutti” indistintamente.
In più
Non c’è angolo della terra di cui non si possa sapere ,basta volerlo,ciò che succede nel bene e nel male.
E’ vero che esistono ancora sacche di” ignoranza” o meglio di non conoscenza della verità ma sono sempre meno e più isolate.
Tutto questo ha messo in evidenza che grandi ingiustizie ,le grandi disparità,le grandi debolezze del sistema e su queste grandi debolezze hanno giocato le forze dell’egoismo in campo economico ,sociale,finanziario. e religioso in tutti i campi indistintamente.
E hanno giocato informati sapendo di fare del male.
Ecco la crisi.
I grandi” progetti” di una struttura più giusta della società dal “comunismo” al “capitalismo” hanno dimostrato i loro limiti ,non sono falliti almeno come teorie ma non sono più idonei alle esigenze dei nuovi tempi.
Anche la più bella “Costituzione” del mondo che si dice sia quella Italiana frutto di tanti fattori quali “la sofferenza da cui deriva” “i grandi uomini che l’hanno scritta” “le grandi idee che l’hanno alimentata” non è in grado da sola di risolvere la ristrutturazione a cui andiamo incontro.
E allora.
Credo con profonda convinzione che sia necessario mettere in primo piano il rispetto della “dignità” di ogni individuo che vive sulla terra in tutte le sue forme .Una dignità oggi calpestata sul piano sociale,morale,economico,etico,religioso su tutto e su tutti i “più deboli”.
Le prove di come viene calpestata la dignità sono sotto gli occhi di tutti basta volerle vedere.
E non parlo dei più poveri o dei più deboli ai quali è riservata anche l’offesa ma parlo a anche di molti privilegiati la cui perdita di dignità è spesso morale.
Se partiamo da questo recupero di dignità forse capiremo quale società costruire.
Sono un “cristiano” e sono convinto che nel recupero di questa “dignità” ci possa dare una grande mano anche il Vangelo,ma nelle stesso tempo per la mia contestuale laicità sono certo che altrettanto in questo senso possa provenire dal Corano o altri Libri Sacri.
Ma questi testi ci possono insegnare molto ma non basta.
E la cultura ,sono gli ideali il nuovo umanesimo che ci può salvare.
La cultura liberale a cui mi sento legato ha sempre posto tra i valori “fondanti” lo “stato di diritto” “la meritocrazia” “l’eguaglianza dei punti di partenza”.
Non bastano più.
Oggi la cultura liberale deve porre altri nuovi valori fondanti “lo stato dei doveri” (l’altra faccia della luna, ma sempre la stessa) e il “volontariato” come forma più moderna della solidarietà.
Ho finito di volare.
Parlo delle “glocale” come qualcuno ha chiamato l’esigenza di rinnovamento locale in un mondo globalizzato di cui siamo parte.
Avete percepito qualche segnale di profondo rinnovamento, di cambiamento nei nostri maggiorenti politici locali?
Avete percepito o capito che qualcuno sentiva questo problema di cambiamento come primario ?
Io no.
Non credo che la gronda o il terzo valico ci salveranno dal decadimento morale .
Beppe Damasio.
.........................
Grande BEPPE, tra i tanti discorsi e proclami strampalati e populisti,  che sto leggendo ultimamente, molti urlati, trovo il tuo intervento perfetto, da condividere ed assimilare. Un analisi che non abbisogna ulteriori considerazioni. Forse una: il sistema capitalistico non è falllito, gli altri sì. Il siatema Capitalistico o quello Liberale, se vogliamo, non sta troppo bene, epr colpa di chi lo applica male, di governati senza scrupoli, di politicnti che pensano solo al loro tornaconto, di finanzieri e banchieri il cui fine è solo affmare la povera gente, le persone che lavorano onestamente. Questo non è Capitalismo. In una crisi indotta da forze esterne, per fini proprio, e con un Governodi tecnici al loro servizio è chiaro che questa crisi non avrà mai fine. Non la si risolve con nuone tasse, od incrementando quelle esistenti senza ritegno. La crescita economica è data dai consumi, ma se dreni ricchezza, con nuove tasse, come potrà mai la gente comune fare acquisti, consumare e con ciò creare reddito e risorse per lo stato? Abbiamo un governo di tecnici che non sa neppure la'bc dell'economia o finge di non saperlo per fini propri. E allora MANDIAMOLI A CASA, subito, che han già fatto troppi danni, e assieme a loro mandiamo a casa i trio'ABC (Alfano, Berdsan, Casini) che loro da il sotegno politico e parlamentare e che gli permette di fare quello che stanno facendo, avvallando ogni loro mossa, decreto, proposta, supinamente, magari fin gendo di non essere troppo d'accordo.
Rottamre o Formattare?
DEVONO ANDARE A CASA, OCCORRE UN PORFONDO RINNOVAMENTO DELLA CLASSE DIRIGENTE DI QUESTO PAESE, AD OGNI LIVELLO. Ora, per domani, protrbbe già essere troppo tardi.

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