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ENZO TORTORA: STORIA DI ORDINARIA MALAGIUSTIZIA. PER NON DIMENTICARE.
UNA GIUSTIZIA SPESSO MATRIGNA, VICENDE CHE ANCORA OGGI FANNO RABBRIVIDIRE. E NOO NON VOGLIAMO DIMENTICARLE, NON VOGLIAMO L'PBLIO. NELLA SPEANZA CHE CIO' POSSA CONTRIBUIRE A NUOVI DRAMMATICI ERRORI. GRAZIE A CLAUDIO, PER IL SUO POST. MA LA STRADA PER UNA GIUSTIZIA GIUSTA, SCEVRA DI PREGIUDIZI, NON DI PARTE, ESCLUSIVAMENTE AL SERVIZIO DELLA VERITA' IN ITALIA, APPARE ANCORA LUNGA.
DI: CLAUDIO CARPENTIERI
Il 17 giugno di 29 anni fa veniva platealmente e "mediaticamente" arrestato Enzo Tortora, popolarissimo autore e conduttore di programmi televisivi di successo: tirato dentro da una vera e propria macchinazione di pentiti della camorra, accusato di essere una sorta di ambasciatore della Nco di Cutolo negli ambienti dello spettacolo, sarà completamente scagionato solo 4 anni più tardi, ma quegli anni tormentati, sofferti, continuamente esposto ad una autentica gogna mediatica e giudiziaria, lo segneranno profondamente anche nel fisico, tanto che morirà di lì a poco, nella primavera del 1988. Ho ripensato a lui quando il primo sospettato per l'attentato contro la scuola "Morvillo-Falcone" di Brindisi fu fermato e interrogato, ed il suo nome improvvidamente additato al pubblico ludibrio da un pur esperto cronista televisivo, Sandro Ruotolo: impareremo mai a non linciare all'istante il primo - e presunto - "mostro" sbattuto in prima pagina? Quando faremo veramente nostro il dettato costituzionale, che all'art. 27 sancisce chiaramente il principio garantista della presunzione d'innocenza (almeno sino ad eventuale sentenza di colpevolezza passata in giudicato)?
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